Fattori che Influiscono sulla Rotazione Interna (IR) dopo Artroplastica Totale Inversa della Spalla (rTSA)
Introduzione all’Artroplastica Totale Inversa della Spalla (rTSA)
L’artroplastica totale inversa della spalla (rTSA) è una procedura chirurgica avanzata progettata principalmente per trattare i pazienti con artropatia da deficit della cuffia dei rotatori. Negli ultimi decenni, sono stati fatti significativi miglioramenti nei materiali protesici, nel design degli impianti e nelle tecniche chirurgiche, ma una delle problematiche più persistenti riguarda la difficoltà nel movimento di rotazione interna (IR), che limita attività quotidiane essenziali, come vestirsi, lavarsi e praticare attività sportive. La rotazione interna è un movimento fondamentale per il recupero funzionale della spalla, ma i pazienti che si sottopongono a rTSA possono sperimentare difficoltà in questo ambito, influenzando negativamente la loro qualità della vita.

Questo recente articolo esplora i fattori principali che influenzano la rotazione interna dopo un intervento di artroplastica totale inversa della spalla, prendendo in considerazione l’impatto delle componenti protesiche e delle variabili muscolari.

Fattori Chiave che Influenzano la Rotazione Interna (IR) Dopo rTSA
1. Componenti Omerali e Posizionamento
Retroversione Omerale:
La retroversione omerale, ossia l’angolo tra la testa omerale e la diafisi, è uno dei fattori più critici nella rotazione interna della spalla. Studi recenti hanno dimostrato che un aumento della retroversione può ridurre significativamente la capacità di rotazione interna (IR).
Angolo del Collo Omerale:
Un angolo del collo omerale inferiore a 155° è stato associato a un miglioramento significativo della rotazione interna. Questa configurazione favorisce una maggiore mobilità della spalla, facilitando il movimento di rotazione.
Offset Omerale Laterale:
L’offset laterale dell’omero non ha avuto effetti positivi sulla rotazione interna. Pertanto, questo parametro non sembra influenzare il recupero funzionale post-operatorio della spalla.
Profondità dell’Inserto Omerale:
Gli inserti omerali meno profondi sono stati risultati favorevoli nel migliorare la rotazione interna della spalla. Una configurazione che consente una maggiore mobilità articolare durante il movimento di rotazione è cruciale per il recupero post-operatorio.
2. Componenti Glenoidei e Posizionamento
Lateralizzazione della Glenosfera:
La lateralizzazione della glenosfera, che si riferisce al posizionamento del componente sferico della protesi, ha mostrato di migliorare la rotazione interna. La giusta posizione della glenosfera può ottimizzare il movimento articolare e migliorare i risultati funzionali.
Dimensione e Inclinazione della Glenosfera:
I risultati sulla dimensione e inclinazione della glenosfera sono contrastanti. Alcuni studi suggeriscono che dimensioni e inclinazioni maggiori possano favorire la rotazione interna, mentre altri non hanno evidenziato miglioramenti significativi.
3. Muscoli e Funzione Muscolare
Insufficienza del Muscolo Teres Minor:
Alcuni studi hanno trovato che una riduzione della funzionalità del muscolo teres minor può migliorare la rotazione interna. Questo fenomeno potrebbe essere dovuto a una maggiore mobilità articolare quando il muscolo non è troppo teso o iperattivo.
Infiltrazione Grassa nei Muscoli:
L’infiltrazione grassa, in particolare nei muscoli teres minor e sottoscapolare, ha effetti contrastanti sulla rotazione interna. Generalmente, questa condizione limita la funzionalità muscolare e quindi riduce la capacità di movimento della spalla.
Riparazione del Sottoscapolare:
La riparazione del muscolo sottoscapolare è comune durante l’intervento di rTSA, ma non è emerso un impatto significativo sulla rotazione interna post-operatoria. Sebbene la riparazione del muscolo possa migliorare altre funzioni della spalla, non sembra influenzare direttamente la capacità di movimento rotatorio.
Conclusioni: Migliorare la Rotazione Interna Dopo rTSA
La rotazione interna (IR) è un aspetto cruciale per il recupero funzionale dopo un intervento di artroplastica totale inversa della spalla (rTSA). I fattori protesici, come la retroversione omerale, l’angolo del collo omerale e la lateralizzazione della glenosfera, giocano un ruolo fondamentale nel determinare la capacità di rotazione interna. Tuttavia, gli effetti di variabili come l’infiltrazione grassa e la riparazione dei muscoli sono ancora oggetto di discussione.
Ricerche future sono essenziali per comprendere meglio i fattori modificabili che potrebbero migliorare la rotazione interna dopo rTSA. Solo con studi approfonditi si potrà ottimizzare la progettazione delle protesi e le tecniche chirurgiche, migliorando così i benefici funzionali a lungo termine per i pazienti sottoposti a questa chirurgia.